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Ultimamente chi ama o segue Tesla tende a parlare soprattutto di Model 3, Model Y, Semi Truck o nuova Roadster. È normale, considerate tutte le novità che la casa di Palo Alto ci ha regalato negli ultimi mesi. C’è però un aspetto molto particolare ed importante, quando si parla di veicoli Tesla: anche ciò che sembra ormai vecchio o datato, in realtà non lo è mai davvero. Complice la capacità di queste auto elettriche di stare sempre connesse al web, e quindi in costante aggiornamento.

E così, anche una Model S di qualche anno (o una Model X) si possono ritrovare da un giorno all’altro con un software aggiornato e quindi con nuove funzioni e migliori prestazioni. È stato così, giusto per fare un esempio che tutti i Tesla Owner conoscono bene, anche con l’aggiornamento 9.0 del sistema operativo di tutti i modelli Tesla. Rilasciato ormai già un po’ di mesi fa, è ancora considerato tra i più importanti eseguiti finora dal costruttore californiano. Siccome non lo abbiamo fatto in questi mesi, presi appunto da tutte le novità che Elon Musk e co. ci hanno offerto di continuo, vediamo un po’ a quali cambiamenti ha portato. Per non dimenticarci appunto che Tesla non è solo Model 3, ma è molto, molto di più.

Il software 9.0 racchiude una serie di update che permettono una guida più fluida, migliorano la sicurezza e rendono le funzionalità presenti sul touchscreen più intuitive e facili da usare. Ma soprattutto, fa fare un importante passo avanti all’Autopilot, in grado (per ora solo negli Stati Uniti) di gestire l’uscita dall’autostrada imboccando la giusta rampa. In Europa, questa funzione permette solo il cambio di corsia, che si può accettare azionando manualmente gli indicatori di direzione e, come ricorda prontamente l’auto se non lo si fa per qualche secondo, applicando “una leggera pressione delle mani sul volante”.

Grazie al software 9.0 di Tesla si può poi di vedere il famigerato “angolo cieco”. Con il “Blind Spot Monitoring”, infatti, tutte le 8 telecamere dell’auto vengono attivate per guardarsi bene attorno, cosa prima possibile fino a un certo punto, dato che questa funzione era affidata ai soli sensori del veicolo. Con questa nuova versione di Autopilot, attivabile con il sistema di autosterzatura “Autosteer” in versione beta, l’auto viaggia in modo più fluido rispetto a prima. Soprattutto in autostrada, dove adesso una Tesla in guida semi-autonoma tende a rallentare solo in presenza di un ostacolo davanti a sé. Decisamente utile anche la nuova funzione di rallentamento automatico in manovra o in accelerazione, sempre nel caso l’auto rilevi un ostacolo.

Per quanto riguarda la percezione di ciò che si ha attorno, sono migliorate anche le icone dei mezzi che circondano l’auto, ora molto più dettagliate. Sul display adesso è possibile vedere quanti mezzi si hanno intorno e di che tipo, con le icone che cambiano a seconda di ciò che ci si trova attorno: c’è un’immagine riservata alle auto, una a moto e scooter o una a camion, furgoni e bus.

Come accennato, anche la navigazione sul touchscreen si è fatta più semplice ed intuitiva. Questo in particolare grazie alla riorganizzazione della scheda “Controls and Settings”, che grazie al pulsante “Controls” in basso a sinistra dello schermo permette di trovare comandi e impostazioni in un’unica schermata. Ci sono poi i “Quick Controls”, che fanno accedere direttamente ai comandi usati più spesso. Nella Model S e nella Model X, con il software 9.0 anche l’utilizzo del climatizzatore è stato reso più facile: ora da dove si gestisce l’aria condizionata (fredda) ci sono anche tutti i comandi per il riscaldamento, incluso quello di sedili, volante e tergicristalli.

Migliorato e reso più semplice anche l’uso dell’infotainment, con una nuova schermata che racchiude le app principali. Il Media Player può essere gestito da tutti i passeggeri che si trovano a bordo, grazie alla versione aggiornata della App Tesla, e reso visibile o meno trascinando la finestra in su o in giù. Per cambiare le fonti basta toccarne invece l’icona. Con la nuova App Tesla, inoltre, ora si può anche aggiornare il sistema operativo dell’auto e inviare destinazioni di navigazione.

Tra le funzioni meno importanti ma sicuramente più divertenti, spiccano la possibilità di rendere più “accogliente” il proprio abitacolo accendendo un caminetto sul proprio touchscreen, con tanto di musica d’atmosfera, e soprattutto quella di viaggiare indietro nel tempo giocando con un Atari degli anni ’80. Non solo, attraverso la dashcam ora si possono registrare per dieci minuti e salvare su chiavetta USB le proprie performance di guida.

Insomma, non ci sono solo le nuove Model 3. Con la versione 9.0 del suo software e così con tutti gli aggiornamenti che seguiranno, Tesla dà sempre modo di guidare auto che, come una Model S di qualche anno, se non si può considerare nuova offre però una rinnovata esperienza sia di guida che di uso dell’auto. Magie dei veicoli che si aggiornano in remoto.